TOUR ENOGASTRONOMICO ITALIA: GUIDA COMPLETA SU COSA MANGIARE E BERE IN ITALIA DA NORD A SUD

Tra i vigneti delle Langhe a Barolo, tappa di un tour enogastronomico per tutta l'Italia

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Guida completa su cosa mangiare e bere da Nord a Sud in un tour enogastronomico di due settimane che percorre (quasi) tutta l’Italia.

Erano anni che sognavo di fare un tour enogastronomico per tutta l’Italia!

Ho sempre vissuto un po’ in giro per il mondo e il cibo e il vino italiano rientrano sicuramente tra le cose che mi mancano di più del nostro bel paese!

E quindi ne ho approfittato di quest’anno di pausa lavorativa per abbuffarmi di piatti e vini tipici guidando tra le varie regioni.

Cercando su internet però non sono riuscita a trovare un tour enogastronomico che coprisse tutta l’Italia. Solitamente i tour si limitano a un’area piuttosto circoscritta. Comprensibile, l’Italia è lunga e alla fine, diciamocelo pure, nel nostro paese si mangia bene dappertutto!

Io però ho voluto fare una mattata e costruire un tour enogastronomico di due settimane che coprisse quasi tutte le regioni dell’Italia.

Sono partita dall’Emilia Romagna (la regione della mia amica Cinzia che è partita con me) e ho terminato il tour a Roma, la mia città. Essendo un tour enogastronomico di due settimane, ho dovuto purtroppo sacrificare alcune regioni dell’Italia. In questo tour non troverai le isole (Sicilia e Sardegna) sia per questioni logistiche sia perché meritano ognuna una vacanza come si deve, e non una toccata e fuga. Ahimè ho dovuto anche tagliare la Valle D’Aosta, un posto che adoro (per non parlare della fontina) ma troppo lontana rispetto al nostro giro. Umbria e Marche, perché sono regioni che riesco a visitare con facilità vista la loro vicinanza a Roma. E infine il povero e incompreso Molise. Per te non ho scuse piccolo Molise, ti prego di perdonarmi e basta.

Se mi vuoi seguire in questa idea sappi che quello che farai principalmente in questo tour sarà guidare, mangiare e bere!

COSA TROVERAI IN QUESTO TOUR: ti descriverò le tappe del nostro tour enogastronomico, ti elencherò i piatti e i vini tipici che abbiamo provato, e ti consiglierò gli alloggi e i ristoranti che abbiamo scelto.

COSA TI SERVIRÀ: due settimane di tempo, una macchina, un’ottima compagnia e uno stomaco bello carico!

PREMESSA: Abbiamo abbinato il tour enogastronomico alla visita dei borghi e delle città dell’Italia che abbiamo incontrato lungo il percorso. Il centro del nostro tour però era “magna e beve” per cui non abbiamo dedicato troppo tempo a fare le turiste. È ovvio che molti luoghi meritano una visita più approfondita rispetto alla nostra, quindi vedila più come un piccolo assaggio (visto che siamo in tema) di posti che magari visiterai in futuro con una vacanza dedicata.

ALTRA PICCOLA PREMESSA: Non mangio pesce. Quindi è un tour più che altro con menù di terra. Ma cercherò di darti anche qualche dritta su qualche piatto di pesce provato dalla mia amica Cinzia.

Bene, direi che ci siamo. Partiamo quindi dalla bella e buona Emilia Romagna!

TOUR ENOGASTRONOMICO ITALIA. GIORNO 1. TAPPE: MODENA, PARMA, PIACENZA, VENEZIA.

PRIMA TAPPA: MODENA.

COSA VEDERE: ⭐️Piazza Grande. ⭐️Duomo. ⭐️Ghirlandina. ⭐️Palazzo Ducale.

Iniziamo il nostro percorso da Modena, la primissima tappa del nostro tour enogastronomico.

Il simbolo di Modena è la Ghirlandina, la torre del Duomo alta 89 metri. Non puoi passare per Modena senza vederla anche perché è Patrimonio dell’Unesco!

Il Duomo e la Torre Ghirlandina a Piazza Grande a Modena

Per osservarla ti basta andare a Piazza Grande, dove troverai una serie di edifici importanti: appunto il Duomo (Cattedrale di Santa Maria Assunta in Cielo e San Geminiano) con la sua Ghirlandina, il Palazzo Comunale con i tipici portici dell’Emilia Romagna, e una grande pietra chiamata “pietra dell’arringa”.

Quindi ecco il cuore della città di Modena fondamentalmente è Piazza Grande. Ma un altro luogo molto interessante è anche il Palazzo Ducale, un tempo sede della Corte Estense, oggi ospita l’Accademia Militare di Modena.

Facciata del Palazzo Ducale di Modena

Dal punto di vista enomangereccio non ho testimonianze dirette perché abbiamo pranzato a Parma, ma ovviamente non posso non citare il suo favoloso aceto balsamico (che abbiamo provato sul parmigiano a Parma) e il Lambrusco, il famoso vino frizzante rosso!

SECONDA TAPPA: PARMA. PRANZO.

DURATA TRAGITTO: 50 minuti.

COSA VEDERE: ⭐️Duomo. ⭐️Battistero.

Diciamo che la nostra permanenza a Parma è stata più che altro a tavola (tra i pranzi migliori del tour!). Quindi il mio paragrafo su cosa mangiare è sicuramente più lungo di quello su cosa vedere. Oops!

Una capatina però va sicuramente fatta a Piazza Duomo dove troverai il Duomo (ma va?) e il Battistero in marmo rosa. Vale veramente la pena entrare al duomo per i suoi affreschi meravigliosi, soprattutto l’Assunzione della Vergine del Correggio.

COSA MANGIARE – IL NOSTRO MENU.

🍽Tagliere Preziosi di Parma (Culatta, Prosciutto di Parma, Coppa, Strolghino di Culatello, Salame di Felino);

(Ammetto che con il Salame di Felino ho un po’ sgranato gli occhi, ma a quanto pare Felino è un paesino in provincia di Parma, non un gatto)

🍽Gnocco Fritto;

🍽Parmigiano Reggiano con Aceto Balsamico di Modena;

🍽Tris di tortelli (Erbetta, Zucca, Patate) con burro fuso e Parmigiano Reggiano.

COSA BERE: Nabucco.

DOVE MANGIARE: Trattoria Corrieri, Parma.

Tagliere Preziosi di Parma, Parmigiano Reggiano con Aceto Balsamico di Modena, Tris di Tortelli, alla Trattoria Corrieri di Parma, una tappa del nostro tour enogastronomico in Italia

TERZA TAPPA: PIACENZA.

DURATA TRAGITTO: 1h e 15 minuti.

COSA VEDERE: ⭐️Piazza dei Cavalli. ⭐️Duomo. ⭐️Palazzo Farnese.

Eccoci nell’ultima tappa dell’Emilia Romagna: Piacenza.

Noi abbiamo parcheggiato proprio accanto al Palazzo Farnese che un tempo era la residenza dei Farnese e oggi ospita importantissimi musei civici.

Facciata del Palazzo Farnese di Piacenza

Da lì puoi raggiungere a piedi la piazza principale di Piacenza: Piazza dei Cavalli. Qui ci sono il Palazzo Gotico, sede del Comune di Piacenza, il Palazzo del Governatore, sede della Camera di Commercio, e la Chiesa di San Francesco.

Veduta di Piazza Cavalli a Piacenza

Ah e ovviamente i cavalli! La piazza infatti prende il nome dalle sue statue equestri di Alessandro e Ranuccio Farnese, il simbolo di Piacenza.

Con una piccola passeggiata raggiungi il Duomo (Cattedrale di Santa Maria Assunta), altra meta imperdibile della città.

Facciata del Duomo di Piacenza

QUARTA TAPPA: VENEZIA.

DURATA TRAGITTO: 2h e 40 minuti.

DOVE DORMIRE: Hotel Agli Artisti, Venezia.

Un consiglio sul parcheggio a Venezia! Non ti conviene arrivare con la macchina in centro, i parcheggi sono veramente costosi!

Noi abbiamo lasciato la macchina in un parcheggio che costa solo €5 al giorno. Da lì puoi prendere il bus che in pochi minuti ti porta a Piazzale Roma. Per trovare il parcheggio metti sul navigatore Via Augusto Righi.

TOUR ENOGASTRONOMICO ITALIA. GIORNO 2. TAPPE: VENEZIA, TRIESTE.

PRIMA TAPPA: VENEZIA.

COSA VEDERE: ⭐️Piazza San Marco. ⭐️Ponte di Rialto. ⭐️Ponte dei Sospiri. ⭐️Murano. ⭐️Burano. ⭐️Torcello.

Sento già riecheggiare un grandissimo “SACRILEGIOOOO” per aver dedicato a Venezia una sola giornata rimediata in un tour enogastronomico.

In verità sono già stata a Venezia diverse volte e le ho dedicato il tempo che merita, ma non avevo ancora avuto occasione di gironzolare per Murano, Burano e Torcello. E quindi ho deciso di “passare” per Venezia e dedicarmi finalmente alla visita di queste isole.

Perciò non vedere questa parte del mio articolo come una guida su cosa fare a Venezia. Piuttosto prendila come un piccolo assaggio in una tappa di passaggio. D’altronde vedere Venezia è sempre bello, anche se solo per poche ore vero?

Naturalmente non puoi andare a Venezia senza passare per la sua meravigliosa Piazza San Marco. Ricordo ancora l’emozione straordinaria che ho provato quando l’ho vista per la prima volta! Ci sono talmente tante cose stupende concentrate in una sola piazza che ti servirebbero almeno un’altra decina di occhi!

Immagine di Piazza San Marco a Venezia

La Basilica di San Marco con il suo inconfondibile campanile, il Palazzo Ducale, le Procuratie, la Torre dell’Orologio. Sembrano fare a gara a chi è più bello dell’altro!

Un altro punto super wow di Venezia è sicuramente il suo bellissimo Ponte di Rialto sul Canal Grande, il ponte più antico e famoso della città.

E a proposito di ponti, come faccio a non citare il celeberrimo Ponte dei Sospiri? Un’altra icona inconfondibile di Venezia.

Al di là delle sue famosissime attrazioni, l’anima di Venezia è sicuramente racchiusa nei suoi canali, nelle sue strettissime vie labirintiche, nei suoi ponti. Ogni centimetro cubico di Venezia è un luogo magico. E forse la cosa più bella da fare in questa città è proprio girare senza meta tra le sue stradine.

E prendere uno dei suoi storici vaporetti.

La prima tappa è Murano, un complesso di isolette famoso in tutto il mondo per i laboratori di lavorazione del vetro. Se hai tempo partecipa a una dimostrazione mentre soffiano il vetro in uno dei suoi negozi (o nel Museo del Vetro). Molte di loro sono gratuite in certi orari!

Uno dei canali di Murano con vista campanile

Mentre passeggi per Murano, passa per la Chiesa di San Pietro in Martire ed entra per osservare l’affresco del Battesimo di Cristo che molti studiosi attribuiscono al Tintoretto. Un altro edificio inconfondibile di Murano è il Palazzo da Mula, che oggi ospita gli uffici dell’anagrafe, e il Duomo dei Santi Maria e Donato.

Fatti un bello spritz e prendi un altro vaporetto per Burano, l’isola dei merletti e delle case colorate.

Case Colorate di Burano

A Burano è quasi impossibile riuscire a camminare senza fermarsi ogni secondo a scattare foto! Ogni casa ha un colore diverso da quella accanto, e passeggiare tra le vie di quest’isola è come tuffarsi in una tavolozza di un pittore.

Piccolo fun fact: la case hanno questi colori sgargianti per fare in modo in passato che i pescatori potessero riconoscere subito casa loro rientrando dal mare anche in caso di nebbia.

Una cosa molto particolare di Burano è anche il suo campanile storto! Hai presente quando fai una foto a una torre e questa esce sempre rigorosamente storta? Ecco qui a Burano mi è successo il contrario! Ho provato a fare mille foto per far vedere al meglio possibile la natura storta di questa torre, ma mi usciva sempre piuttosto dritta. Ma cos’è una sorta di maledizione?

Dai forse da qui più o meno sono riuscita a rendere l’idea, che dici?

Campanile storto di Burano

E infine ecco Torcello, l’isola dei primi insediamenti sulla laguna veneta. Pensa che oggi ci vivono solo una decina di abitanti! Un elemento molto caratteristico di quest’isola è il suo antico Ponte del Diavolo.

Ponte del Diavolo a Torcello

COSA MANGIARE.

Ammetto che Venezia dal punto di vista gastronomico non è proprio tra le mie tappe preferite. C’è molto pesce e come ti dicevo nella mia premessa, non lo mastico proprio!

Ma se devo essere imparziale e dirti cosa c’è da provare a Venezia, tappo un attimo il naso e te ne parlo. A Venezia sono tipiche le Schie (una specie di gamberetti di laguna) sulla polenta, ma anche le sarde in saor (sarde e tanta cipolla) e il baccalà mantecato.

Un altro piatto veramente tipico di Venezia è il fegato alla veneziana. “Dai questo non è pesce, dimmi com’era!”. Niente da fare. Ti deludo anche qui. Non mangio neanche il fegato. Ma so che è fegato cucinato insieme alla cipolla caramellata.

Il cibo di Venezia non fa per me! Ma in quanto a cucina veneta mi sono decisamente rifatta in Valpolicella di cui ti parlerò più avanti!

“Vabbè ma quindi che ti sei mangiata?”. Se non sei tanto da cucina veneziana neanche tu, c’è una cosa che puoi assolutamente fare! Farti spritz a gogo con i cicchetti! No, non sono shottini ma delle tipiche “tapas” veneziane servite su crostini di pane e polenta. Ne trovi tantissimi nei bacari vicino al Ponte di Rialto.

Cicchetti di uno dei Bacari vicino al Ponte Rialto a Venezia, tappa del nostro tour enogastronomico in Italia

Se invece la cucina veneziana ti ispira, ti consiglio di mangiare in uno dei ristoranti che si affacciano sui canali di Burano. C’è un’atmosfera meravigliosa!

COSA BERE: Manzoni Bianco. Spritz.

DOVE MANGIARE: Al Vecio Pipa, Burano.

SECONDA TAPPA: TRIESTE.

DURATA TRAGITTO: 1h e 50 minuti.

DOVE DORMIRE: B&B Dream, Trieste.

TOUR ENOGASTRONOMICO ITALIA. GIORNO 3. TAPPE: TRIESTE, UDINE, MISURINA, SAN CANDIDO.

PRIMA TAPPA: TRIESTE.

COSA VEDERE: ⭐️Molo Audace. ⭐️Piazza Unità d’Italia. ⭐️Canal Grande. ⭐️Teatro Romano. ⭐️Colle di San Giusto. ⭐️Faro della Vittoria. ⭐️Castello di Miramare.

Questa mattina ci svegliamo a Trieste, città all’estremità orientale dell’Italia, a pochissimi chilometri dalla Slovenia. E visto che è mattina non può mancare un caffè in uno dei caffè storici della città.

Trieste è una città molto particolare dove convivono un’anima Mitteleuropa e una mediterranea.

Il centro si può visitare facilmente a piedi. Iniziamo dal Molo Audace, dove approdò appunto l’Audace, la prima nave della Marina Italiana che entrò nel porto di Trieste.

Il molo si trova proprio di fronte a Piazza Unità d’Italia, la piazza aperta sul mare più grande d’Europa. Questo è il cuore vivo di Trieste dove puoi vedere diversi palazzi importanti, tra cui il Municipio e la Giunta Regionale del Friuli Venezia Giulia. Al centro della piazza si trova la Fontana dei Quattro Continenti.

Veduta di Piazza Unità d'Italia a Trieste

A pochi minuti a piedi dalla piazza si trova il Canal Grande che un tempo serviva per far arrivare in città le merci dal porto. Sul Ponte Rosso passa a salutare James Joyce, uno dei tanti scrittori che sono passati per Trieste.

Statua di James Joyce sul Ponte di Canal Grande a Trieste

Saliamo verso la parte alta della città passando per il Teatro Romano, dove ancora oggi si svolgono degli spettacoli in estate.

Veduta del Teatro Romano di Trieste

Dopo una bella salitina arriviamo al Colle di San Giusto dove si trovano il Castello di San Giusto, la Cattedrale di San Giusto e il Monumento ai caduti di Trieste.

Castello di San Giusto e Rovine Romane a Colle San Giusto a Trieste

Riprendiamo la macchina e passiamo per il Faro della Vittoria, costruito in commemorazione dei marinai caduti durante la Prima Guerra Mondiale, e il bellissimo Castello di Miramare che ha ospitato gli Asburgo, tra cui Ferdinando Massimiliano d’Asburgo e sua moglie Carlotta, ma anche la famosissima principessa Sissi.

Salutiamo Trieste e andiamo a pranzo a Udine, che lì si mangia forte!

SECONDA TAPPA: UDINE. PRANZO.

DURATA TRAGITTO: 1h.

COSA VEDERE: ⭐️Piazza Libertà. ⭐️Duomo. ⭐️Piazza Matteotti.

Devo dire che Udine mi ha sorpreso in maniera molto positiva. Ad essere sincera non avevo grosse aspettative su questa città, sono passata perché so che qui si mangia e si beve veramente bene, ma poi facendo una piccola passeggiata dopo pranzo ho scoperto che è anche una cittadina molto carina.

Iniziamo da Piazza della Libertà che è stata definita “la più bella piazza veneziana sulla terraferma”. Qui ci sono veramente un sacco di cose da vedere! La Loggia del Lionello che si trova proprio di fronte alla Loggia e il Tempietto di San Giovanni, la bellissima Torre dell’Orologio con i mori che battono le ore e il Leone di San Marco, le statue di Ercole e Caco.

Piazza Libertà a Udine vista dalla Loggia del Lionello

Infine in questa piazza si trova anche l’Arco Bollani da dove inizia la salita per il Castello di Udine che la leggenda dice fosse stato costruito dagli Unni per dare a Attila una bella visuale su Aquileia mentre bruciava e faceva il suo lagh’ d’ sangr’ (perdonami, non riesco ad immaginarmi Attila in altro modo se non in versione Abatantuono).

Quindi insomma Udine fa già il suo figurone accogliendoti con questa bellissima piazza.

Passeggiando più avanti incontri il Duomo (Cattedrale di Santa Annunziata) e la sua torre che ospita un museo.

Facciata del Duomo di Udine

Infine concludiamo il giro con Piazza Matteotti dove si trova la Fontana di Giovanni da Udine e la Chiesa di San Giacomo (infatti la piazza ha anche il nome di Piazza San Giacomo).

Facciata di Chiesa San Giacomo a Udine

COSA MANGIARE – IL NOSTRO MENU.

🍽Prosciutto San Daniele;

🍽Bigoli con guanciale di Sauris, cicciole e formaggio frant;

🍽Frico e Polenta.

COSA BERE: Refosco dal Peduncolo Rosso.

DOVE MANGIARE: Trattoria ai Frati, Udine.

Prosciutto San Daniele, Bigoli con formaggio frant, guanciale e ciccioli, frico e polenta, della Trattoria ai Frati di Udine, tappa del nostro tour enogastronomico in Italia

Il pranzo a Udine è sicuramente tra i miei pranzi preferiti di questo tour enogastronomico! A partire dal Prosciutto San Daniele che è una cosa divina, ti si scioglie in bocca. Ma poi quella pasta! Tra le più buone mai assaggiate! Il formaggio frant è in pratica formaggio “frantumato”, ovvero un misto degli “scarti” di formaggi di stagionature diverse che fondamentalmente non sono adatti alla stagionatura. Della serie non si butta niente, e menomale!

Un altro piatto stratipico di questa zona è il frico, che è sempre un misto di formaggi di stagionature diverse fuso insieme a cipolla e patate. Di solito si accompagna con la polenta. Da provare, ma non è ai livelli di quella pasta divina.

Non parliamo poi del Refosco dal Peduncolo Rosso! Un vino buonissimo, anche questo tra i miei preferiti del tour.

TERZA TAPPA: LAGO DI MISURINA.

DURATA TRAGITTO: 2h 50min.

Qui inizia un lungo percorso mozzafiato tra le Alpi Carniche e le Dolomiti. L’aria si fa sempre più fresca e i paesaggi straordinari.

Una tappa prima di raggiungere il Trentino Alto Adige va fatta sicuramente al Lago di Misurina.

Il Lago di Misurina viene chiamato la “Perla delle Dolomiti” e il motivo ti sembrerà subito ovvio non appena lo vedrai.

Paesaggio del Lago di Misurina con la casina e le Dolomiti

Noi purtroppo abbiamo beccato una giornata un po’ piovosa ma il lago è bello in tutte le sue versioni.

Spritz al volo e si torna in macchina verso l’ultima tappa del tour di oggi: San Candido.

QUARTA TAPPA: SAN CANDIDO.

DURATA TRAGITTO: 30min.

Siamo arrivate a San Candido poco dopo il tramonto, per cui questo meraviglioso paesino alpino ci ha accolte con una luce straordinaria!

Il paese di San Candido con la luce blu dopo il tramonto

Considera che in Alto Adige si mangia presto per cui se anche tu arrivi nel nostro stesso orario potresti avere difficoltà a trovare ristoranti aperti.

Fortuna abbiamo incontrato l’Enoteca dell’Orologiaio che ci ha accolto a braccia aperte! Abbiamo preso un tagliere con dell’ottimo speck e un misto di formaggi locali. Che bontà!

Tagliere di Speck e Formaggi della Malga, e vino Lagrein, all'Enoteca dell'Orologiaio a San Candido, una tappa del nostro tour enogastronomico in Italia

E oggi è giornata dei vini migliori! Abbiamo provato il Lagrein che ci ha seriamente conquistate!

Quindi ricapitoliamo.

COSA MANGIARE.

🍽Tagliere di Speck e formaggi di malga.

COSA BERE: Lagrein.

DOVE MANGIARE: Enoteca dell’Orologiaio, San Candido.

DOVE DORMIRE: Hotel Heidi, Dobbiaco.

TOUR ENOGASTRONOMICO ITALIA. GIORNO 4. TAPPE: SAN CANDIDO, LAGO DI LANDRO, LAGO DI BRAIES, SAN VIGILIO DI MAREBBE, ORTISEI.

Oggi giornata tutta altoatesina. Piccolo spoiler: i paesaggi della giornata di oggi sono a dir poco straordinari.

PRIMA TAPPA: SAN CANDIDO.

Torniamo a San Candido per vederla questa volta con le luci del mattino.

Il paese è molto piccolo per cui ti basterà una piccola passeggiata intorno a Piazza San Michele.

Strada che va verso Piazza San Michele a San Candido

SECONDA TAPPA: LAGO DI LANDRO. PRANZO.

DURATA TRAGITTO: 20min.

Ci spostiamo ora verso il Lago di Landro, essenzialmente per tre motivi: respirare la quiete delle acque verde turchesi del lago, fermarci al punto in cui si possono vedere le Tre Cime di Lavaredo, abbuffarci di spätzle e canederli (molto poetico vero?).

COSA MANGIARE – IL NOSTRO MENU.

🍽Tris di canederli (erbette, barbabietola, formaggio);

🍽Spätzle con panna e prosciutto;

🍽Frittelle di mele.

COSA BERE: Lago di Caldaro DOC.

DOVE MANGIARE: Ristorante Lago di Landro, Dobbiaco.

Spatzle di spinaci con prosciutto e pancetta, tris di canederli, frittelle di mele al Ristorante Lago di Landro, una tappa del nostro tour enogastronomico in Italia

TERZA TAPPA: LAGO DI BRAIES.

DURATA TRAGITTO: 35min.

Durante il meraviglioso percorso in auto verso Ortisei, ci fermiamo in un altro lago stupendo dell’Alto Adige, il fiabesco Lago di Braies.

Acque smeraldo del Lago di Braies

Per noi è stata proprio una capatina, per un piccolo tuffo virtuale nelle meravigliose acque smeraldo del lago più grande delle Dolomiti. Ma qui si potrebbe passare una giornata intera e fare ad esempio un giro in barca a remi.

INFO IMPORTANTE: il Lago di Braies dal 10 luglio al 10 settembre nelle ore comprese tra le 9:30 e le 16:00 è accessibile solo a piedi, in bici o con i mezzi, o eventualmente con prenotazione di parcheggio.

QUARTA TAPPA: SAN VIGILIO DI MAREBBE.

DURATA TRAGITTO: 50min.

Continuiamo a guidare su strade da panorami mozzafiato. Io ero letteralmente incollata al finestrino con gli occhi sgranati, emozionata come una bambina. Questi panorami sono di sicuro tra i più belli che abbia mai visto!

Una tappa la facciamo a San Vigilio di Marebbe, nota stazione sciistica di inverno, ottima base di partenza per bei percorsi a piedi d’estate.

Noi, dopo una piccola passeggiata in paese, facciamo un assaggio del sentiero tematico “Tru dles Liondes” che ripercorre le leggende del regno di Fanes (torna insistente il tema assaggio di questa vacanza).

Marmotta di legno nel sentiero Tru dles Liondes a San Vigilio di Marebbe

QUINTA TAPPA: ORTISEI. CENA.

DURATA TRAGITTO: 1h 20min.

Che te lo dico a fa? Altri panorami stupendi si susseguono fino alla destinazione finale della giornata di oggi: Ortisei in Val Gardena.

Ortisei è famosa per l’antica tradizione dei suoi intagliatori del legno che producono sculture prettamente a tema religioso.

L’area pedonale di Ortisei è considerata da molti la più bella delle Dolomiti e quindi non possiamo non approfittarne per farci una bella passeggiata.

Chiesa parrocchiale di Ortisei nell'area pedonale del paese

E ovviamente una bella mangiata!

COSA MANGIARE – IL NOSTRO MENU.

🍽Formaggio taleggio alla piastra su insalata misticanza;

🍽Canederli di speck in brodo;

🍽Uova, speck e patate con fonduta di formaggio (sinceramente il nome fa più scena di quello che effettivamente è, puoi anche saltare questo piatto).

COSA BERE: Lagrein (non ci posso fare niente, mi è piaciuto talmente tanto che ho dovuto replicare).

DOVE MANGIARE: Mauriz Keller, Ortisei.

Taleggio alla piastra, canederli in brodo, uova con speck e fonduta di formaggio, al ristorante Mauriz Keller a Ortisei, una tappa del nostro tour enogastronomico in Italia

DOVE DORMIRE: Hotel Pradell, Ortisei.

TOUR ENOGASTRONOMICO ITALIA. GIORNO 5. TAPPE: VALPOLICELLA, SALÒ, BRESCIA, BERGAMO.

Dopo un risveglio degno di Heidi, ci mettiamo in macchina per lasciare ahimè a malincuore il Trentino Alto Adige.

Ma ci consoliamo subito! Andiamo infatti a fare un pranzo pazzesco in Valpolicella!

PRIMA TAPPA: MARANO DI VALPOLICELLA. PRANZO.

DURATA TRAGITTO: 2h 30min.

COSA MANGIARE – IL NOSTRO MENU.

🍽Tortelli al Monte Veronese di Malga, Pero Misso della Lessinia e ricotta affumicata; (fate santo questo piatto subito)

🍽Risotto all’Amarone in cialda di Parmigiano Reggiano; (c’è bisogno di commentare?)

COSA BERE:  From Black to White. Amarone della Valpolicella (il re indiscusso dei vini).

DOVE MANGIARE: Antica Osteria Paverno – Marano di Valpolicella.

Tortelli al Monte Veronese di Malga, Pero Misso della Lessinia e ricotta affumicata, Risotto all'Amarone, all'Antica Osteria Paverno, a Marano di Valpolicella, una tappa del nostro tour enogastronomico in Italia

Eh anche questo rientra tra i pranzi migliori del nostro tour. Ma sapevo che la Valpolicella non mi avrebbe deluso!

Poi vogliamo parlare dell’Amarone? Un vino che dovrebbe essere un’istituzione. Favoloso.

SECONDA TAPPA: SALÒ (LAGO DI GARDA).

DURATA TRAGITTO: 1h 10min.

Con tanta felicità e Amarone nelle vene ci mettiamo in viaggio verso il Lago di Garda.

Ci sono tantissimi bei paesini che si affacciano sul lago, noi scegliamo di fermarci a Salò, per esplorare un’area del lago che non conoscevamo e che fosse di strada.

Veduta del paese di Salò sulle rive del Lago di Garda

Salò è un comune molto carino della Riviera dei Limoni. Facciamo una bella passeggiatina lungo il lago, ci rinfreschiamo in un bar e ci rimettiamo in viaggio verso Brescia.

TERZA TAPPA: BRESCIA.

DURATA TRAGITTO: 35min.

COSA VEDERE: ⭐️Piazza della Loggia. ⭐️Duomo Vecchio. ⭐️Duomo Nuovo.

Vicinissima a Salò si trova una delle città più importanti della Lombardia: Brescia, conosciuta anche con il nome di “Leonessa d’Italia”, definita così da Carducci per aver resistito all’esercito austriaco nel 1849.

Brescia è anche inserita nei Patrimoni dell’UNESCO in quanto parte del sito seriale “Longobardi in Italia“.

In realtà a Brescia ci sarebbe molto di più da vedere rispetto al nostro giro. Ma noi ci siamo limitate ad una breve passeggiata senza impegno nel centro storico.

Siamo partite da Piazza della Loggia, purtroppo nota per l’attentato terroristico del 28 Maggio 1974. Qui puoi vedere appunto la Loggia, che oggi ospita il Comune di Brescia, la Torre dell’Orologio con i suoi “matti delle ore” (due statuette in bronzo che battono le ore) e la Fontana della Pallata con due figure che rappresentano i due fiumi di Brescia: Mella e Garza.

Torre dell'Orologio a Piazza della Loggia a Brescia

La nostra passeggiata prosegue verso un’altra piazza importante di Brescia, ovvero Piazza Paolo V o Piazza dei due Duomi. Qui infatti si trovano uno accanto all’altro i due duomi della città. Il Duomo Nuovo (Cattedrale Estiva di Santa Maria Assunta), costruito nel 1603. E il Duomo Vecchio (Cattedrale Invernale di Santa Maria Assunta) del decimo secolo. La sua particolarità è la sua forma circolare, tant’è che viene anche chiamato la Rotonda di Brescia.

Facciate dei Due Duomi di Brescia a Piazza Paolo V

Bene, abbiamo proprio le ore contate. Dobbiamo lasciare Brescia e raggiungere Bergamo, dove ci aspetta una bella cena!

QUARTA TAPPA: BERGAMO. CENA.

Durata tragitto: 40 minuti.

COSA MANGIARE – IL NOSTRO MENU.

🍽Casoncelli alla Bergamasca (ravioli di carne conditi con burro, salvia e grana); (molto buoni!)

🍽Scarpinocc de Par (simili ai casoncelli, ma ripieni di pane e formaggio).

COSA BERE: Valcalepio Rosso.

DOVE MANGIARE: Trattoria Caironi, Bergamo.

Casoncelli alla Bergamasca e Scarpinocc de Par, alla Trattoria Caironi di Bergamo, una tappa del nostro tour enogastronomico in Italia

Eravamo veramente piene dal pranzo in Valpolicella, ma non potevamo non provare i piatti tipici di questa zona anche perché domani lasciamo la Lombardia e pranziamo in Piemonte.

Non ho visitato Bergamo sia perché già la conosco, sia per le tempistiche strette di questo tour.

In realtà col senno di poi avrei fatto delle modifiche in questa parte di itinerario, ma te ne parlerò a fine articolo.

DOVE DORMIRE: Stay Bergamo, Bergamo.

TOUR ENOGASTRONOMICO ITALIA. GIORNO 6. TAPPE: OMEGNA, FORNO CANAVESE, TORINO.

PRIMA TAPPA: OMEGNA (LAGO D’ORTA).

DURATA TRAGITTO: 1h 40min.

Oggi abbiamo appuntamento con un altro lago, il piccolo Lago d’Orta, di origine glaciale.

Ci sono tantissimi borghi che si affacciano sul lago, noi abbiamo scelto Omegna.

In questa tappa brevissima abbiamo fatto una piccola passeggiata sul lungolago e un salutino alla Nigoglia, l’unico emissario dei laghi prealpini che scorre verso nord. In pratica la Nigoglia invece di scorrere verso il mare, scorre verso le montagne e per questo viene chiamato “il fiume che va in su“.

La Nigoglia che scorre a Omegna, sul Lago d'Orta

E anche se è mattina e siamo con le ore contate, è sempre “wine o’clock!”. Per cui ci gustiamo un bel calice di Erbaluce, chiamato così perché biancheggiando risplende. Ma che poesia è?

SECONDA TAPPA: FORNO CANAVESE.

DURATA TRAGITTO: 1h 50min.

Sono emozionata. Forno Canavese è stata tra le migliori, se non la migliore, esperienze di questo tour.

Siamo state ospiti dalla famiglia della mia amica Carlotta e la mamma ci ha preparato i piatti tradizionali della cucina piemontese.

Non riesco neanche a trovare le parole per descrivere la bontà dei piatti preparati dalla mitica mamma Cori! Tutto veramente eccezionale! Non ho foto da mostrarti perché siamo stati seduti a tavola in famiglia e abbiamo passato un bellissimo pomeriggio a tavola lontano da telefoni e social, ma ti descrivo qui sotto il menù di questa giornata fantastica!

COSA MANGIARE.

🍽Insalata russa;

🍽Polpette di carne cruda con porcini;

🍽Vitello tonnato;

🍽Tomino fresco;

🍽Tomino stagionato con gelatina di birra;

🍽Zucchine in carpione;

🍽Agnolotti al Plin;

🍽Pesche ripiene;

🍽Dolcetti tipici (tra cui torcetti, amaretti, baci di dama e tanti altri).

COSA BERE: Barbera. Nebbiolo.

DOVE MANGIARE: Mi dispiace, non posso darti l’indirizzo di casa della mamma di Carlotta! Anche se faccio fatica a consigliarti un ristorante che sia al suo stesso livello! Però visto che non posso lasciarti a bocca asciutta, ti scrivo un po’ di ristoranti consigliati da Carlotta stessa dove puoi trovare più o meno questi piatti!

BONUS TIP: A Forno Canavese si trova l’unico mulino a vento olandese in Italia. La storia di questo mulino è molto triste. Fu commissionato da un imprenditore locale in onore di suo figlio, un ragazzo che amava i mulini a vento, morto tragicamente in un incidente.

Noi affacciate al mulino a vento di Forno Canavese

La strada per arrivarci è parecchio sterrata, ma ti consiglio di passarci, è veramente bello! Il mulino è privato e non si può visitare. Noi però abbiamo avuto la fortuna di trovare un ospite del mulino che ci ha fatto entrare e vedere il mulino da dentro. Bellissima esperienza!

TERZA TAPPA: TORINO.

DURATA TRAGITTO: 1h.

DOVE DORMIRE: Hotel Amadeus E Teatro, Torino.

TOUR ENOGASTRONOMICO ITALIA. GIORNO 7. TAPPE: TORINO, POCAPAGLIA, BAROLO, CAMOGLI.

PRIMA TAPPA: TORINO.

COSA VEDERE: ⭐️Mole Antonelliana. ⭐️Piazza Castello. ⭐️Duomo. ⭐️Piazza San Carlo. ⭐️Quadrilatero Romano. ⭐️Piazza Vittorio Veneto. ⭐️Santuario della Consolata.

Torino è una città che ho sempre voluto vedere! Mi dispiace passarci solo come tappa del nostro tour enogastronomico, ma prometto di tornarci e visitarla per bene!

Iniziamo con il simbolo indiscusso della città, la Mole Antonelliana che ospita il Museo Nazionale del Cinema.

La Mole Antonelliana di Torino

Ci spostiamo verso una delle piazze più importanti di Torino, Piazza Castello dove puoi vedere una serie di edifici importanti tra cui il Palazzo Reale, il Teatro Regio, Palazzo Madama, la Real Chiesa di San Lorenzo.

Veduta su Piazza Castello a Torino

Il Palazzo Reale è stata la residenza reale dal 1646 al 1865 e fa parte del complesso dei Musei Reali che comprende appunto il Palazzo Reale, l’Armeria Reale, la Biblioteca Reale, la Galleria Sabauda, il Museo Archeologico, la Sala Chiablese e i Giardini Reali. Questi ultimi sono gratuiti per cui ne approfittiamo per passeggiare tra i giardini e scattare qualche bella foto.

Veduta dei Giardini Reali di Torino

Sempre in quest’area si trova il Duomo che contiene la Cappella della Sacra Sindone, dove si dice sia conservata la sindone the original. Purtroppo non si può vedere perché la tengono bella sigillata e la espongono solo in occasioni di eventi speciali.

Facciata del Duomo di Torino

Camminando camminando come dice la bella Anna Oxa ci troviamo nel Quadrilatero Romano, il luogo dove i Romani fondarono il loro primo insediamento. Qui puoi osservare i resti della cinta muraria e delle porte tra cui la Porta Palatina.

Resti del Quadrilatero Romano di Torino, incluso la Porta Palatina

Una chiesa molto importante di Torino è il Santuario della Consolata.

Esterno del Santuario della Consolata di Torino

Passiamo infine per due piazze importanti di Torino. La prima è Piazza San Carlo, bellissima ed elegantissima! Viene infatti chiamata il salotto di Torino. Qui troverai le chiese gemelle (una è San Carlo, l’altra è Santa Cristina), la statua equestre di Emanuele Filiberto, e un tripudio di portici.

Veduta di Piazza San Carlo a Torino

L’altra piazza è Piazza Vittorio Veneto, che si affaccia sul Po e dove puoi passeggiare ancora una volta sotto i portici.

La visita di Torino è stata breve ma intensa, è ora di mettersi in viaggio tra le Langhe per mangiare e bere!

Mi è venuta ancora più voglia di tornare a visitare questa città così dinamica, in particolare non vedo l’ora di visitare il Museo Egizio, di entrare nella Mole e prendere il suo famoso ascensore dalle pareti di vetro, di andare alla Basilica di Superga e tanto altro ancora!

SECONDA TAPPA: POCAPAGLIA. PRANZO.

DURATA TRAGITTO: 1h.

Mi dispiace essere così brutale con Pocapaglia ma devo confessare che è stata una tappa di ripiego.

In realtà la nostra intenzione era quella di mangiare ad Alba il suo pregiatissimo tartufo bianco, ma visto che giugno non è affatto periodo di tartufo, abbiamo dovuto ripiegare su Pocapaglia.

Devo dire che comunque non ci ha detto per niente male e abbiamo mangiato e bevuto benissimo anche qui. D’altronde in Piemonte dai, abbiamo dei dubbi?

COSA MANGIARE – IL NOSTRO MENU.

🍽Tajarin al ragù;

🍽Stufato al Barolo.

COSA BERE: Barbaresco.

DOVE MANGIARE: L’Ostu ‘D Racunis, Pocapaglia.

Tajarin al ragù, Stufato al Barolo, all'Ostu 'D Racunis a Pocapaglia, una tappa del nostro tour enogastronomico in Italia

Devo dire che c’era rimasto ben poco da assaggiare della cucina piemontese, visto che la mamma di Carlotta ci aveva già cucinato il cucinabile, quindi abbiamo scelto piatti che non abbiamo ancora provato.

TERZA TAPPA: BAROLO.

DURATA TRAGITTO: 25 minuti.

Ecco qui sfioriamo la poesia.

Bere del Barolo a Barolo. Esiste qualcosa di più perfetto di questo?

Noi siamo andate all’Astemia Pentita, che già il nome è tutto un programma! L’Astemia Pentita è una cantina vitivinicola dove oltre a sorseggiare dell’ottimo Barolo puoi anche partecipare a diverse visite con degustazione.

Noi abbiamo scelto il Barolo che veniva direttamente dal vigneto di fronte a noi, il Barolo Cannubi.

Il tutto accompagnato da un tagliere di salumi e formaggi locali.

Tagliere di salumi e formaggi e calice di Barolo all'Astemia Pentita a Barolo, una tappa del nostro tour enogastronomico in Italia

Un vero e proprio paradiso!

QUARTA TAPPA: CAMOGLI.

DURATA TRAGITTO: 2h.

Eccoci arrivate alla splendida Camogli, un borgo marinaro della riviera ligure di Levante sul Golfo Paradiso.

Borgo marinaro di Camogli visto da in cima agli scalini

Ma quanto sono belli i borghi marinari della Liguria?

Devo dire che dopo un po’ di giorni passati a mangiare, bere e guidare per il Nord Italia, il mare stava cominciando a far sentire la sua mancanza!

Passeggiamo sul lungomare di Camogli tra le facciate variopinte delle sue case e ci fermiamo per un aperitivo in uno dei vari locali sul mare.

Siamo piuttosto piene per cenare per cui assaggiamo “solo” la tipica focaccia al formaggio, accompagnata ovviamente da un calice di vino.

COSA MANGIARE: Focaccia al formaggio.

COSA BERE: Pigato.

DOVE MANGIARE: Osteria delle Sette Pance, Camogli.

Focaccia al formaggio all'Osteria Sette Pance di Camogli, una tappa del nostro tour enogastronomico in Italia

DOVE DORMIRE: Al Piccolo Scoglio – Room & Breakfast, Camogli.

TOUR ENOGASTRONOMICO ITALIA. GIORNO 8. TAPPE: VARESE LIGURE, VOLTERRA.

PRIMA TAPPA: VARESE LIGURE. PRANZO.

DURATA TRAGITTO: 1h.

Piccola delusione della giornata di oggi.

Abbiamo deciso di pranzare nell’entroterra ligure e su consiglio di uno del posto ci siamo dirette a Varese Ligure.

Io avevo solo due desideri: le trofie al pesto e i pansoti alle noci.

Beh trovarli non è così semplice come pensavo.

Il primo ristorante che abbiamo provato a Varese Ligure non li aveva, così con grande imbarazzo ci siamo alzate e abbiamo cambiato ristorante.

Il secondo aveva le trofie al pesto un po’ per caso ma per i pansoti niente da fare. E pensare che a Camogli avevo trovato entrambi nel menù! A saperlo avrei mangiato lì.

Fortunatamente ho avuto occasione di mangiarli diverse volte (divini soprattutto a Portofino e Porto Venere), ma certo non mi sarebbe dispiaciuto un tuffo nel passato!

Vabbè dai, per oggi è andata così. Fortuna che il vino consola sempre!

COSA MANGIARE: Trofie al pesto.

COSA BERE: Pein.

DOVE MANGIARE: Osteria du Chicchinettu, Varese Ligure.

Trofie al Pesto dell'Osteria du Chicchinettu a Varese Ligure, tappa del nostro tour enogastronomico in Italia

SECONDA TAPPA: VOLTERRA.

DURATA TRAGITTO: 2h 20min.

COSA VEDERE: ⭐️Piazza dei Priori. ⭐️Porta San Felice. ⭐️Porta all’Arco.

Volterra è un bellissimo borgo collinare di origine etrusca.

Molti fan di Twilight la conoscono perché pare che venga menzionata nella saga vampiresca, ma io alzo un po’ le mani, non è proprio il mio genere! Tra l’altro le scene non sono state effettivamente girate qui ma a Montepulciano (che raggiungeremo domani per un pranzo che definirei ultraterreno).

Vampiri a parte, passeggiare per le stradine in salita e in discesa di Volterra è bellissimo. Il cuore del paese è Piazza dei Priori con il suo Palazzo dei Priori, il Duomo e il Battistero.

Facciata del Palazzo dei Priori di Volterra

Superando la Porta di San Felice arriverai a un panorama stupendo sui colli toscani.

Punto panoramico di Volterra sui colli toscani

Ci sono altre porte nelle vecchie mura di Volterra, la più antica è Porta all’Arco, ancora piuttosto intatta.

DOVE DORMIRE: Locanda il Boschetto, Volterra.

Nella locanda dove abbiamo dormito noi abbiamo mangiato dei pici alla boscaiola e bevuto del Montepulciano, ma per un bel pranzo toscano ignorante (come diciamo noi a Roma nel senso di bello carico) dovrai aspettare domani!

TOUR ENOGASTRONOMICO ITALIA. GIORNO 9. TAPPE: SAN GIMIGNANO, MONTEPULCIANO, CIVITA DI BAGNOREGIO.

PRIMA TAPPA: SAN GIMIGNANO.

DURATA TRAGITTO: 45 minuti.

COSA VEDERE: ⭐️Torri. ⭐️Piazza Duomo. ⭐️Piazza della Cisterna.

San Gimignano è probabilmente uno dei borghi più belli d’Italia.

Il suo centro storico medievale è rimasto quasi intatto, soprattutto grazie a una legge del 1282 che vietava di abbattere le case se non per costruirne di più belle. Insomma San Gimignano si è guadagnato a pieni voti di entrare nel Patrimonio dell’UNESCO.

La caratteristica più distintiva di San Gimignano sono le sue alte torri (anche loro Patrimonio dell’UNESCO) che appartenevano ciascuna a una famiglia benestante. In passato ce n’erano 72 ma oggi ne sono rimaste in piedi solo 13.

Passeggiare nel centro medievale di San Gimignano è un po’ come fare un salto nel passato. Dal parcheggio entriamo nelle vecchie mura e ci ritroviamo presto in Piazza della Cisterna dove un tempo si svolgeva il mercato.

Io a Piazza della Cisterna di San Gimignano

La piazza prende il nome dalla cisterna per l’acqua del 1287 che si trova sotto al pozzo in travertino. Qui puoi vedere diverse case con le rispettive torri (Ardinghelli, Becci, Cugnanesi). Una torre particolare è la Torre del Diavolo, chiamata così perché il proprietario la trovò leggermente più alta una volta tornato da un viaggio e quindi LOGICAMENTE deve essere stato per forza il Diavolo!

A pochi passi da Piazza della Cisterna si trova Piazza Duomo, dove si trova indovina un po’? Il Duomo (Collegiata di Santa Maria Assunta) che ospita la Cappella di Santa Fina con gli affreschi del Ghirlandaio.

Facciata del Duomo di San Gimignano

Altri edifici che puoi vedere a Piazza Duomo sono il Palazzo del Comune, la Torre Rognosa, la Torre Grossa, le Torri dei Salvucci (conosciute anche con il nome di Torri Gemelle) e la Loggia del Comune che oggi ospita il Museo Civico di San Gimignano.

Torri dei Salvucci, o Torri Gemelle di San Gimignano

Non lasciare San Gimignano senza passare per via degli Innocenti per uno splendido panorama sui colli toscani.

Punto panoramico di San Gimignano sui colli toscani

San Gimignano è famosa anche per la sua Vernaccia e lo zafferano. Passeggiando davanti i vari ristoranti mi viene una voglia di mangiare qui, ma abbiamo deciso di pranzare a Montepulciano. D’altronde in Toscana per mangiare e bere c’è veramente l’imbarazzo della scelta!

SECONDA TAPPA: MONTEPULCIANO. PRANZO.

DURATA TRAGITTO: 1h 30min.

COSA MANGIARE – IL NOSTRO MENU.

🍽Pici all’aglione;

🍽Straccetti di Chianina all’aceto balsamico;

🍽Carpaccio di Chianina al tartufo;

🍽Cantucci con Vin Santo.

COSA BERE: Vino Nobile di Montepulciano.

DOVE MANGIARE: Trattoria di Cagnano, Montepulciano.

Pici all'aglione, straccetti di Chianina all'aceto balsamico, carpaccio di Chianina al tartufo, cantucci e vin santo, alla Trattoria Cagnano di Montepulciano, tappa del nostro tour enogastronomico in Italia

Qui si torna in vetta alla classifica dei pranzi migliori! Mamma mia che goduria di pranzo!

Ogni cosa che abbiamo ordinato era più buona dell’altra. La Toscana non delude mai!

Dopo pranzo, prima di andare via, passiamo per Piazza Grande per fare una foto al Palazzo Comunale.

Facciata del Palazzo Comunale di Montepulciano

TERZA TAPPA: CIVITA DI BAGNOREGIO.

DURATA TRAGITTO: 1h 20min.

Eccoci finalmente a Civita di Bagnoregio, un posto che da tanto desideravo di vedere.

Civita di Bagnoregio è un borgo etrusco che fa parte dei borghi più belli d’Italia. Sorge in cima a uno sperone di tufo nella Valle dei Calanchi che purtroppo è esposto al rischio di frane ed erosioni. Per questo Civita di Bagnoregio è famosa con il nome di “città che muore” dato dallo scrittore Bonaventura Techi che visse qui da giovane.

Per proteggere il borgo è stato messo un ingresso a pagamento di €5. Esclusi sono ovviamente i residenti. Dieci tipo!

Riconoscerai sicuramente il ponte che porta all’ingresso del borgo, dove molti Instagrammers fanno la loro foto “follow me”.

Io sul ponte che porta all'ingresso di Civita di Bagnoregio

Ma a noi non ci segue nessuno per cui ci incamminiamo sulla lunga salita per visitare il borgo. Devo dire che i 40 gradi e il post pranzo di Montepulciano non hanno reso per niente facile l’impresa! Ma non molliamo!

Camminiamo un po’ per lo splendido borgo, passiamo per Piazza San Donato, la piazza principale dove si trova il Duomo di San Donato, ci prendiamo qualcosa di fresco, salutiamo i gattini del paese e ce ne torniamo alla macchina.

Facciata del Duomo a Piazza San Donato di Civita di Bagnoregio

DOVE DORMIRE: Noi abbiamo dormito in una casetta che ho a Corchiano, un piccolo paesino in provincia di Viterbo. Se non avessi questa casetta avrei dormito a Il Casale di Aquarubra, Celleno.

TOUR ENOGASTRONOMICO ITALIA. GIORNO 10. TAPPE: CARSOLI, PESCARA.

PRIMA TAPPA: CARSOLI. PRANZO.

DURATA TRAGITTO: 2h.

COSA MANGIARE – IL NOSTRO MENU.

🍽Fettuccine al tartufo;

🍽Chitarra alle cardoncelle;

🍽Arrosticini di pecora;

🍽Pecorino;

🍽Uovo con tartufo;

🍽Dolcetti tipici.

COSA BERE: Montepulciano d’Abruzzo.

DOVE MANGIARE: Al Caminetto, Carsoli.

Fettuccine al tartufo, Chitarra alle cardoncelle, arrosticini di pecora, pecorino, dolcetti tipici, Al Caminetto di Carsoli, tappa del nostro tour enogastronomico in Italia

Oggi la situazione pranzo ci è un po’ sfuggita di mano. Oops!

Ovviamente in Abruzzo non possono mancare gli arrosticini di pecora (anche se è una carne molto pesante e difficile da digerire).

SECONDA TAPPA: PESCARA.

DURATA TRAGITTO: 1h 30min.

Diciamo che tra tutti i bei borghi che stiamo visitando, Pescara è un po’ il brutto anatroccolo della situazione. Ma ero comunque curiosa di vederla ed è stata una trappa strategica per scendere verso la Puglia.

I simboli del capoluogo abruzzese sono il suo Ponte del Mare che unisce le due sponde della città e i trabocchi, delle piattaforme di legno che venivano usate in passato per pescare e che oggi sono state trasformate in ristorante di pesce.

Trabocchi di Pescara sul mare

Sicuramente per i fish lovers questa deve essere un’esperienza molto particolare. Ma anche se mi fossi risvegliata con l’illuminazione divina che da oggi mangio pesce, dopo quel mega pranzo non credo sarei riuscita a mangiare neanche un’aringa!

Comunque in tutto questo trotterellare ci serviva proprio una giornata di stacco, e ci rilassiamo un po’ con una piacevole passeggiata sul Lungomare di Pescara.

DOVE DORMIRE: B&B Calypso, Pescara.

TOUR ENOGASTRONOMICO ITALIA. GIORNO 11. TAPPE: GIOVINAZZO, POLIGNANO A MARE.

PRIMA TAPPA: GIOVINAZZO. PRANZO.

DURATA TRAGITTO: 2h 45min.

Finalmente Puglia! Tra le mie regioni preferite, soprattutto dal punto di vista enogastronomico!

Da oggi cominciamo a macinare veramente tanti chilometri in macchina perché iniziamo a percorrere il lungo sud.

La prima tappa è Giovinazzo, un paesino sul mare in provincia di Bari che conosco perché ho lavorato con delle persone originarie di lì e mi hanno mostrato foto stupende. Per cui non vedevo l’ora di incontrare Giovinazzo di persona!

E ne è valsa veramente la pena.

Amo scoprire quei luoghi poco conosciuti che non sono stati ancora battuti dal turismo di massa. Li trovo di una autenticità unica, non spoilerata da trappole per turisti.

La particolarità di questo splendido borgo marinaro è il suo lungomare fortificato. Giovinazzo è costruito interamente in pietra bianca di Puglia e ha un piccolo porto.

Il lungomare fortificato di Giovinazzo

COSA MANGIARE – IL NOSTRO MENU.

🍽Burratine;

🍽Capocollo;

🍽Strigoli al grano saraceno con salsiccia lucana, cardoncelli e pomodoro infornato.

COSA BERE: Primitivo.

DOVE MANGIARE: Allamuraja, Giovinazzo.

Burratine, Capocolli, Stringoli di grano saraceno con salsiccia, cardoncelle e pomodorini al forno, Allamuraja di Giovinazzo, tappa del nostro tour enogastronomico in Italia

Il mio desiderio appena arrivata in terra pugliese era mangiare una burratina. Dando un’occhiata ai vari ristoranti sul mare leggevo ahimè solo piatti di pesce.

Quando si avvicina il cameriere di Allamuraja gli chiedo se hanno le burratine (non c’erano nel menù) e lui mi risponde con quello splendido accento barese “eccerto che ce le abbiamo le burratine!”. Occhi a cuoricino. I love you.

Insomma il pranzo è stato divino, le burratine mi hanno mandato per qualche minuto in paradiso, l’accoglienza è stata fantastica. Amo la Puglia. Amo il Sud.

SECONDA TAPPA: POLIGNANO A MARE.

DURATA TRAGITTO: 45 minuti.

Polignano a Mare è probabilmente il luogo che mi è piaciuto di più di questo tour.

Una vera e propria perla sull’Adriatico. Un centro storico da cartolina. Accogliente. Pulito. Magico.

Tra l’altro è proprio qui a Polignano a Mare che Domenico Modugno scrisse la sua “Nel blu dipinto di blu!”.

Polignano a Mare si trova appunto a picco di un promontorio sul mare. Spettacolari sono gli scorci sull’Adriatico e sparse qua e là ci sono scritte con delle frasi poetiche, legate soprattutto al mare. Un’amante del mare come me non poteva non innamorarsi di questo posto!

Scorcio panoramico sull'Adriatico a Polignano a Mare

COSA MANGIARE.

Una frase che dicevo spesso qui in Puglia è “ci sono così tante cose da mangiare in Puglia e così poco tempo!”.

Questa cosa mi ha messo letteralmente in crisi perché erano troppe le cose che volevo mangiare qui e non avevo abbastanza tempo per mangiarle tutte!

Così a Polignano a Mare abbiamo deciso di mangiare piccoli snack in posti diversi.

Abbiamo iniziato dalla puccia con mortadella e stracciatella. Adesso questa è una questione molto delicata per i pugliesi. Per alcuni (Lecce e dintorni) la puccia è un panino alle olive (rigorosamente col nocciolo, per la gioia dei tuoi denti). Mentre per altri (Bari, Taranto e dintorni) è una specie di pagnotta farcita in vari modi.

Puccia con mortadella e stracciatella a Polignano a Mare, tappa del nostro tour enogastronomico in Italia

Attenzione perché questo è un tema che divide la Puglia e crea delle vere e proprie fazioni. Un po’ come arancino / arancina in Sicilia. (Io comunque sono squadra arancino).

Universale è invece il panzerotto, un superlativo calzone fritto ripieno. Il ripieno classico è pomodoro e mozzarella, ma lo puoi trovare di vari tipi. Poi alcuni ti fanno scegliere se lo vuoi fritto o al forno. Ma una volta che sei in ballo, balla. La versione al forno io non l’ho mai contemplata.

Panzerotto della Rotellina a Polignano a Mare, tappa del nostro tour enogastronomico in Italia

Un ragazzo del luogo ci ha consigliato di provarlo a “La Rotellina“. E io ascolto sempre le persone del luogo! Grazie!

Infine terminiamo la serata sulla bellissima terrazza di “Aquamarea” con vista su Lama Monachile per sorseggiare qualche calice di Nero di Troia. Ora, capisco che sull’etichetta c’è scritto di servirlo a temperatura ambiente. Ma se la temperatura ambiente è di 40 gradi, magari mettiamolo un attimino in fresco no? Se volevo del Vin Brûlé andavo a Cortina!

Vista su Lama Monachile dalla terrazza di Aquamarea a Polignano a Mare

DOVE DORMIRE: Welcome Holiday House, Polignano a Mare.

TOUR ENOGASTRONOMICO ITALIA. GIORNO 12. TAPPE: ALBEROBELLO, OSTUNI, MATERA.

Colazione con il pasticciotto, un dolce di pasta frolla ripieno di crema, e partiamo. In realtà è tipico leccese ma in questo caso non facciamo i pignoli! È bono!

Pasticciotti in una pasticceria di Alberobello

PRIMA TAPPA: ALBEROBELLO.

DURATA TRAGITTO: 30min.

Beh, non si può passare da queste parti senza andare a trovare i celeberrimi trulli di Alberobello, Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Inoltre Alberobello è bandiera arancione e tra i borghi più belli d’Italia.

Alcuni Trulli di Alberobello

La particolarità dei trulli, oltre alla loro forma unica, è che venivano costruiti a secco senza malta in modo tale da poter essere distrutti facilmente (era tutto un magheggio per eludere le tasse per le nuove costruzioni). In pratica dovevano essere delle costruzioni provvisorie così che in caso di ispezione potessero essere demolite per poi essere ricostruite una volta aver passato l’ispezione.

Hai capito che furbetti? Certo un po’ scomoda come pratica, mi immagino la scena “oh sta passando il controllore”, “ah porca miseria, smonto casa e poi la rimonto”. Ma cosa si fa per risparmiare due spicci?

Poi finalmente, una volta tolta questa legge sulle nuove costruzioni, verso la fine del 1700, la struttura dei trulli senza malta venne rinforzata così che oggi non ci crolla il trullo mentre facciamo il nostro mega selfie.

Entriamo prima nel Trullo Sovrano, l’unico trullo a due piani, che si può visitare per soli €2. Inoltre il Trullo Sovrano è costruito come si deve, con la malta, violando quindi le regole costruttive, anche perché dai smontare due piani comincia ad essere impegnativo.

Ingresso del Trullo Sovrano ad Alberobello

Poi scendiamo verso i rioni di Monti (dove c’è la zona dichiarata Patrimonio Mondiale dell’umanità dall’UNESCO) e Aia Piccola per passeggiare tra i trulli dai pinnacoli di varie forme e diversi simboli. Cosa rappresentino questi simboli non si sa con certezza. Alcuni credono che erano dei simboli magici legati a dei riti propiziatori probabilmente per il raccolto. Ci sono anche dei simboli legati allo zodiaco e all’astrologia. O magari semplicemente al proprietario del trullo gli piaceva decorare il tetto così, senza significato. Vai a capire!

Simboli sui trulli di Alberobello

SECONDA TAPPA: OSTUNI. PRANZO.

DURATA TRAGITTO: 45min.

Ci spostiamo ora nella provincia di Brindisi per visitare Ostuni, la città bianca.

Il centro storico è infatti interamente costruito in calce bianca, dando un aspetto particolarmente pittoresco a questo bellissimo paesino.

Una stradina di Ostuni, la città bianca

Orientrarsi tra le stradine di Ostuni non è semplice. Il centro sembra infatti un labirinto dove perdersi un po’ tra i suoi scorci è decisamente piacevole!

COSA MANGIARE – IL NOSTRO MENU.

🍽Orecchiette con le cime di rapa;

🍽Bombette di carne.

COSA BERE: Negramaro.

DOVE MANGIARE: Il Posto Affianco, Ostuni.

Orecchiette con le cime di rapa, bombette di carne, a Il Posto Affianco di Ostuni, tappa del nostro tour enogastronomico in Italia

Non possiamo lasciare la Puglia senza mangiare le sue iconiche orecchiette con le cime di rapa! Favolose!

Le bombette di carne invece sono meno note, ma un must della cucina pugliese. Sono degli involtini di carne ripiene di formaggio (solitamente caciocavallo). Ovviamente si trovano anche in diverse versioni con i più svariati ripieni.

In realtà noi volevamo mangiare proprio in un ristorante di bombette (Osteria Braceria Pantagruel) ma lo abbiamo trovato chiuso. Uffa.

TERZA TAPPA: MATERA.

DURATA TRAGITTO: 1h 45min.

Oggi è un luogo meraviglioso appresso a un altro!

Come si fa a non innamorarsi di Matera? La prima città del Sud ad essere inserita tra i Patrimoni dell’UNESCO che nel 2019 si è anche guadagnata il titolo di Capitale Europea della Cultura.

Panorama su Sasso Barisano di Matera

Matera è conosciuta in tutto il mondo per i suoi Sassi, un complesso di case grotte scavate nel tufo. Pensare poi che quello che era nato come perfetto sfruttamento del contesto naturale della città a scopo abitativo, si è trasformato negli anni Cinquanta e Sessanta in vergogna nazionale per le pessime condizioni igieniche e il sovraffollamento che si era creato nelle case. Fortunatamente poi un mega programma di recupero è riuscito a riportare i Sassi di Matera al loro splendore. Menomale!

Oggi i Sassi di Matera offrono uno spettacolo incredibile, soprattuto al tramonto.

Panorama sui Sassi di Matera al Tramonto

Inoltriamoci quindi tra i due Sassi, Sasso Barisano e Sasso Caveoso, per una indimenticabile passeggiata in questo luogo incredibile del nostro meraviglioso paese.

DOVE DORMIRE: Bed&Book, Matera.

TOUR ENOGASTRONOMICO ITALIA. GIORNO 13. TAPPE: RIVELLO, TROPEA.

Oggi ci sentiamo un po’ Rocco Papaleo e ci facciamo Basilicata Coast to Coast.

Anche se Rocco, ti vogliamo bene, ma noi ce la facciamo in macchina.

Durante il tragitto ci fermiamo in un agriturismo a Rivello per un bel pranzo lucano.

PRIMA TAPPA: RIVELLO. PRANZO.

DURATA TRAGITTO: 2h 10min.

COSA MANGIARE – IL NOSTRO MENU.

🍽Antipasto misto lucano;

🍽Fusilli con mollica e peperoni cruschi;

🍽Gnocchetti al ragù di maiale e cacioricotta.

COSA BERE: Aglianico.

DOVE MANGIARE: Il Rifugio del Cavaliere, Rivello.

Antipasto lucano, Fusilli con mollica e peperone crusco, gnocchi al ragù di maiale e cacioricotta, al Rifugio del Cavaliere di Rivello, tappa del nostro tour enogastronomico in Italia

I fusilli sono la pasta tipica della Basilicata e il peperone crusco è un peperone essiccato molto croccante. Veramente un ottimo piatto! Non direi lo stesso degli gnocchetti, ma al “cacioricotta” non ho resistito.

SECONDA TAPPA: TROPEA.

DURATA TRAGITTO: 3h 40min.

C’è una strada più corta per arrivare a Tropea ma noi decidiamo di allungare un pochino per guidare lungo la costa. Perché abbiamo guidato poco in questo tour vero?

Ma devo dire che ne è valsa veramente la pena! L’azzurro che ti accoglie in Calabria è stupendo!

COSA VEDERE: ⭐️Cattedrale Normana. ⭐️Affacci sul mare. ⭐️Isola Bella.

Tropea, chiamata anche la Perla del Mediterraneo, è stata la vincitrice del concorso del Borgo dei Borghi 2020/2021 dei borghi più belli d’Italia.

Il borgo di Tropea è infatti bellissimo. Il centro storico si trova a picco sul mare, e ti accoglie con le sue stradine, i suoi palazzi nobiliari, e gli affacci sul mare turchese della Costa degli Dei.

Diversi sono i balconcini vista mare che si incontrano nel borgo. Il panorama marino per eccellenza di Tropea è il suo affaccio sul Santuario di Santa Maria dell’Isola (che viene chiamata Isola Bella).

Panorama sul Santuario di Santa Maria dell'Isola (Isola Bella) di Tropea da uno degli affacci sul mare del borgo

Passeggiando tra le stradine del borgo di Tropea, non ti dimenticare di passare per la Cattedrale di Maria Santissima di Romania, la santa protettrice di Tropea, chiamata anche Cattedrale Normanna perché fu costruita dai Normanni sui resti di un cimitero bizantino verso la fine del 1200.

Esterno della Cattedrale di Maria Santissima di Romania, o Cattedrale Normanna, a Tropea

COSA MANGIARE.

Siamo troppo piene dal pranzo per mangiare e quindi se noi non andiamo dal cibo di Tropea, il cibo di Tropea viene da noi. Era così il proverbio no?

Infatti ci carichiamo la macchina di cipolle di Tropea (menomale che siamo nella fase finale del viaggio), peperoncini e anduja.

Un’altra cosa super tipica da provare è il Tartufo di Pizzo, il famoso gelato alla nocciola con il cuore di cioccolato fuso.

Ci rifaremo domani con un pranzo calabrese nella Sila. Intanto però si trova sempre posto nello stomaco per un bicchiere di vino!

COSA BERE: Cirò.

DOVE DORMIRE: Arcobaleno Tropea, Tropea.

TOUR ENOGASTRONOMICO ITALIA. GIORNO 14. TAPPE: TROPEA, SERRASTRETTA, CETARA.

PRIMA TAPPA: TROPEA.

Non possiamo lasciare Tropea senza farci un tuffo nelle sue acque meravigliose!

Le spiagge sono una più bella dell’altra, dove vai caschi bene. Particolarmente suggestiva è la spiaggia di Marina dell’Isola, proprio accanto allo sperone di Isola Bella. Un mare da cartolina!

SECONDA TAPPA: SERRASTRETTA. PRANZO.

DURATA TRAGITTO: 1h 45min.

Per raggiungere l’agriturismo di Serrastretta, la strada è bella tortuosa. Dobbiamo infatti inerpicarci nella Sila e anche l’aria si fa finalmente più fresca!

COSA MANGIARE – IL NOSTRO MENU.

🍽Antipasto calabrese;

🍽Fileja con salsiccia (tipo di pasta tipica calabrese);

🍽Spaghetti con ciccioli e peperoncino (me l’aspettavo più piccante sinceramente).

COSA BERE: Magliocco Rosso.

DOVE MANGIARE: Il Vecchio Castagno, Serrastretta.

Antipasto Calabrese, Fileja con salsiccia, Spaghetti con ciccioli e peperoncino, al Vecchio Castagno di Serrastretta, tappa del nostro tour enogastronomico in Italia

TERZA TAPPA: CETARA.

DURATA TRAGITTO: 3h 50min.

Eccoci finalmente in Costiera Amalfitana, nella sua estremità orientale. Siamo a Cetara, un bellissimo borgo marinaro famoso per la colatura di alici.

Io però non sono interessata alle alici. C’è solo una cosa che bramo di mangiare appena arrivata in terra campana: la mitica, unica e favolosa pizza!

COSA MANGIARE – IL NOSTRO MENU.

🍽Pizza margherita con mozzarella di bufala (ha bisogno di commenti?);

🍽Montanara (pizza fritta con pomodoro, parmigiano e basilico).

DOVE MANGIARE: Il Piennolo, Cetara.

Montanara e Pizza Margherita con Mozzarella di Bufala al Piennolo di Cetara, tappa del nostro tour enogastronomico in Italia

DOVE DORMIRE: La Sorgente B&B, Cetara.

TOUR ENOGASTRONOMICO ITALIA. GIORNO 15. TAPPE: CETARA, MAIORI, MINORI, AMALFI, PRAIANO.

PRIMA TAPPA: CETARA.

Oggi giornata interamente all’insegna della Costiera Amalfitana!

Facciamo un giretto per Cetara prima di metterci in viaggio lungo la costiera.

Passeggiamo lungo la spiaggia fino alla Torre Vicereale, il simbolo di Cetara.

Lungomare di Cetara con la sua Torre Vicereale

Un altro simbolo di Cetara è la cupola di maioliche della Chiesa di San Pietro, una delle tante che caratterizzano il paesaggio dei paesini della Costiera Amalfitana.

Scorcio di Cetara con la Cupola di Maioliche della Chiesa di San Pietro

SECONDA TAPPA: MAIORI.

DURATA TRAGITTO: 20min.

Il piano originario era raggiungere Minori, fare un giretto e pranzare, ma non siamo riuscite a trovare parcheggio neanche a pagarlo! (Che poi in Costiera Amalfitana il parcheggio si trova SOLO a pagarlo).

Visto che Maiori e Minori sono vicinissime tra loro, abbiamo deciso di parcheggiare a Maiori (c’è molta più disponibilità di parcheggio) e andare a piedi a Minori.

Mentre prendevamo una buonissima crema di caffè a Corso Reginna, chiedendo ai locali, abbiamo deciso di raggiungere Minori facendo il Sentiero dei Limoni, un percorso panoramico di circa 1 ora e 400 scalini.

Vista sulla Costiera Amalfitana dal Sentiero dei Limoni da Maiori a Minori

Ottima idea se non fosse che:

  1. Era Giugno.
  2. Era Mezzogiorno.
  3. Facevano 40 gradi.

Tant’è che quando sono arrivata al ristorante a Minori ho dovuto aspettare un po’ al fresco prima di entrare perché la mia temperatura era di 38.4 gradi!

Al di là dei miei disagi termici, il Sentiero dei Limoni è veramente suggestivo e regala splendidi panorami su Minori e la costiera. Pensa che prima era l’unico collegamento via terra tra Minori e Maiori e un tempo le donne si caricavano i limoni in tutto questo percorso! E oggi un pochino ci siamo sentite come loro!

TERZA TAPPA: MINORI. PRANZO.

COSA MANGIARE – IL NOSTRO MENU.

🍽Caprese fritta;

🍽Fiori di zucca ripieni di ricotta affumicata;

🍽Provolone del Monaco DOP;

🍽Delizie al limone.

COSA BERE: Furore. Limoncello.

DOVE MANGIARE: Giardiniello, Minori.

Caprese fritta, Fiori di zucca ripieni di ricotta affumicata, Provolone del Monaco DOP, Delizia al Limone al Giardiniello di Minori, tappa del nostro tour enogastronomico in Italia

Oggi ci siamo volute viziare un po’ e abbiamo mangiato in un ristorante piuttosto chic della Costiera Amalfitana; d’altronde è il nostro ultimo giorno del tour enogastronomico in Italia!

Un piatto caratteristico della zona sono gli Scialatielli all’Amalfitana (ai frutti di mare) che io chiaramente non ho preso ma che ha provato Cinzia, confermando che sono molto buoni.

Un’altra tipicità di qua è il Provolone del Monaco DOP che viene prodotto nella zona dei Monti Lattari.

E ovviamente non possiamo farci la sudata nel Sentiero dei Limoni senza la ricompensa delle Delizie al limone (squisite) e il limoncello!

QUARTA TAPPA: AMALFI.

DURATA TRAGITTO: 20min.

Anche se siamo piuttosto provate dal caldo, non possiamo non passare per il paese che dà il nome a tutta la costiera: la sola e unica meravigliosa Amalfi.

Imperdibile è Piazza Duomo con la sua Cattedrale di Sant’Andrea e la Fontana.

Piazza del Duomo di Amalfi, con la sua Cattedrale di Sant'Andrea

Facciamo una passeggiata tra le stradine di Amalfi, ci prendiamo un caffè e un mini babà, e ci rimettiamo a guidare lungo la Costiera per raggiungere l’ultima tappa di oggi.

QUINTA TAPPA: PRAIANO (POSITANO).

Eccoci all’ultima tappa del nostro tour enogastronomico dell’Italia!

Siamo veramente cotte, il caldo, la macchina e il mangiare e bere a tutte le ore ci ha decisamente provate!

Domani saremmo dovute passare per la Reggia di Caserta prima di rientrare a Roma ma siamo così stanche che abbiamo deciso di rimandare! Passeremo giusto al volo per Positano per fare qualche foto alle case colorate di questo splendido paesino incastonato nella montagna a picco sul mare e ci rimetteremo in viaggio per Roma senza sosta.

Vista sulle Case Colorate di Positano

Intanto ci rigeneriamo un po’ con questa splendida vista sul mare dalla nostra stanza.

Vista sul mare dal balcone dell'Hotel Villa Bellavista di Praiano

DOVE DORMIRE: Hotel Villa Bellavista, Praiano.

BONUS TIP: COME FARE LA VALIGIA PER UN TOUR ENOGASTRONOMICO IN ITALIA.

Sembra un punto banale ma fare la valigia in modo tattico per un tour enogastronomico in Italia è essenziale.

Considera che ogni sera dormirai in un hotel diverso, per cui è impensabile caricarsi ogni volta il valigione. Alcuni hotel poi vanno raggiunti a piedi perché le aree di parcheggio sono fuori il centro storico.

Come fare allora? Io mi sono trovata benissimo con questo metodo.

Dividi il bagaglio in tre parti:

  1. Il mega valigione con tutti i tuoi vestiti, le tue scarpe, mutande etc. Insomma i tuoi cambi giornalieri.
  2. Un borsone per i panni sporchi.
  3. Un borsone con i prodotti che usi tutti i giorni (roba da bagno, lenti, spazzolino, trucchi etc.).

Una volta che hai parcheggiato fai così. Aggiungi nel borsone 3 (che porterai sempre con te in albergo) i vestiti, l’intimo e le scarpe che userai il giorno dopo. Portati in hotel solo il borsone 3, il resto lascialo in macchina. Metti nel borsone 3 anche una bustina (possibilmente non in plastica, save the planet!). Assicurati di parcheggiare in una zona sicura, dove ti senti a tuo agio a lasciare le valigie nel portabagaglio per tutta la notte.

La mattina dopo, al check out, riempi la bustina con i panni che hai tolto la sera prima. Quando rientri in macchina svuota la bustina nel borsone per i panni sporchi. E voilà! Il gioco è fatto! Hai quello che ti serve ogni giorno senza spaccarti la schiena caricando il tuo valigione in giro per l’Italia.

MODIFICHE SUL TOUR ENOGASTRONOMICO IN ITALIA CHE AVREI FATTO, PENSANDOLA MEGLIO!

Ho amato il tour enogastronomico che ho organizzato in Italia, è sicuramente tra le vacanze più belle che ho fatto.

Ma con il senno di poi, forse ci sono delle piccole modifiche che farei al mio itinerario per migliorarlo. Eccole qui:

1. IL PERIODO. OTTOBRE IS MEGL’ CHE GIUGNO.

Siamo partite a giugno, sperando non facesse poi così caldo. “Big mistake!” come direbbe Julia Roberts a quelle antipaticone che non le volevano vendere i vestiti. Il caldo era veramente insopportabile, sfiorava i 40 gradi praticamente ogni giorno, rendendo tutto il tour molto impegnativo.

Quindi forse lo farei a fine settembre se non ottobre. È vero che le giornate sono più corte, ma qualche grado in meno rende il tour molto più semplice. E inoltre ad Alba trovi anche il tartufo!

2. IL SENSO DEL GIRO. PRIMA O’ SUD.

Queste modifiche valgono se il tour viene fatto a giugno. In questo caso avrei fatto il giro inverso perché naturalmente più giugno avanzava e più a sud si scendeva e… beh non ci vuole Einstein per fare il calcolo… più caldo faceva!

Avevo seriamente sottovalutato il fattore caldo. Gli ultimi giorni in Costiera Amalfitana pensavo di friggere.

3. FRANCIACORTA IS MEGL’ CHE BERGAMO.

Niente di personale con Bergamo, ci mancherebbe! Ma essendo questo un tour enogastronomico forse dopo il giro al Lago di Garda avrei sostituito la parte Brescia e Bergamo con qualche borgo sperduto nella Franciacorta, magari sulle sponde del bellissimo Lago d’Iseo (la parte meridionale del lago, altrimenti non siamo più in Franciacorta).

Ti lascio questa cartina scaricata da Wikipedia per dare un’occhiata ai comuni che fanno parte della Franciacorta.

CONCLUSIONI SUL TOUR ENOGASTRONOMICO IN ITALIA.

Comunque ecco queste sono solo delle piccole modifiche che credo possano rendere il tour un po’ più piacevole. Ma è stato comunque un viaggio meraviglioso, nonostante il caldo, le sudate e la stanchezza.

Non si può sbagliare, qualsiasi tappa tu deciderai di fare in un tour enogastronomico in Italia, sarà comunque una scelta giusta. Viviamo in un paese straordinario, la cucina è ottima ovunque, i vini sono tutti eccezionali, e siamo pieni zeppi di città e borghi fantastici.

Non vedi l’ora di partire vero? E allora ti saluto con un bel brindisi, a te e a questo unico e meraviglioso paese che è l’Italia!

Io che brindo con un calice di Amarone a Marano di Valpolicella
TOUR ENOGASTRONOMICO ITALIA: GUIDA COMPLETA SU COSA MANGIARE E BERE IN ITALIA DA NORD A SUD

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